L’11
maggio 1959, nell’aula magna dell’ospedale di via Vittorio Veneto, i
soci fondatori si riunirono per approvare lo statuto ed ufficializzare la
fondazione dell’Associazione Donatori Volontari di Sangue di Gorizia.
Il documento fu sottoscritto dai medici Luigi Marchesini e Salvatore Bancheri e, di seguito, dai donatori Stanislao Nanut, Aldo Fabro, Marcello Tuntar, Giuseppe Moschion, Mario Venier, Giuseppe Zamparini, Nino Bigarini, Giorgio Nalgi, Angelo Gulin, Remo Uria Mulloni, Luigi Zuliani, Eraldo Simonetti, Mario Michelon, Esterina Bresigar.
Durante il primo decennio, anche grazie al grande lavoro del professor Bancheri, si assistette al fiorire di diversi gruppi di donatori un po’ in tutto l’Isontino. Ciascuno di essi andò a mano a mano costituendo sezioni distaccate di donatori volontari che posero la propria sede nei rispettivi comuni, organizzandosi autonomamente nel seno dell’Advs di Gorizia.
Le campagne di sensibilizzazione, i convegni ed i raduni promossi dal nucleo goriziano avevano dunque conquistato l’opinione pubblica.
Nel 1979, l’Advs di Gorizia per voce del proprio presidente, il cavalier Vittori, diede l’assenso a federarsi alla Fidas nazionale, guidata in quegli anni da Sergio Rosa.
Arriviamo al 1985, data rimasta scolpita nella memoria dell'Associazione. Fu a Gorizia, infatti, che avvenne il cambio della guardia al vertice della Federazione italiana, quando l'Advsg ospitò il nuovo presidente nazionale, professor Dario Cravero, per celebrare la IV Giornata nazionale del Donatore.
La partecipazione agli annuali raduni nazionali divenne un appuntamento fisso nell’agenda dell’Associazione. Quando, nel 1993, toccò di nuovo all'Advsg ospitare i congressisti Fidas, tutte le sezioni si diedero un gran da fare affinché la manifestazione in programma portasse lusinghieri risultati. Con impegno e spirito d’iniziativa, l’Associazione seppe trovare nell’isola di Grado la cornice ideale al XXXII Congresso nazionale Fidas.
Nel 2009 venne celebrato il cinquantesimo anniversario di fondazione della Associazione e, in quella occasione, venne anche inaugurata la Unità Mobile di Raccolta che costituisce un valido supporto per la raccolta di sangue e plasma in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia.